Scuola – “Bocciata” in prima elementare

Certo che la scuola non smette mai di far parlare di se! Siamo al 10 Luglio e la cronaca ci annuncia come clamorosa la storia di Assunta  (Ischia) che ha solo 6 anni ed è stata  bocciata in prima elementare. La notizia ha sconvolto i genitori della bambina che protestano e mamma Maria, accusa: ‘Nel primo quadrimestre ha avuto dei 5 e dei 6 in scienze, arte e religione e delle insufficienze in matematica ed italiano. La bambina – aggiunge la donna – ha dei problemi e deve essere aiutata ma e’ la scuola che doveva assegnarci un insegnante di sostegno’. Continua a leggere

Orario tecnici e professionali: non cambia nulla

Ecco cosa si legge nel sito dei Dirigenti delle scuole autonome e libere su quanto sentenziato dalla corte costituzionale in merito alla riduzione oraria negli istituti tecnici e profesionali per l’anno scolastico 2010-11

 

Ma gli orari dei tecnici e dei professionali devono essere ridotti o no?/1

Tuttoscuola – 4 ottobre 2010

Tra polemiche, annunci trionfalistici, richieste di dimissioni del ministro, comunicati stampa e controcomunicati, diventa difficile capire quale sia esattamente la ragione del contendere sulle pronunce della magistratura amministrativa a proposito della riduzione degli orari di lezione nelle classi intermedie degli istituti tecnici e professionali. Cerchiamo, quindi, di fare il punto.

Nel maggio 2009 il Consiglio dei ministri approva in prima lettura gli schemi di regolamento dei nuovi istituti tecnici e professionali (è prevista già la riduzione oraria delle classi intermedie); due mesi dopo il Consiglio nazionale della Pubblica istruzione esprime il prescritto parere.

Al termine della procedura consultiva, il Consiglio di Stato esprime parere favorevole (21 dicembre 2009) sui due regolamenti (comprese le riduzioni orarie) e, al termine della fase autorizzativa, i due regolamenti sono pubblicati in Gazzetta ufficiale all’inizio dell’estate scorsa (dpr 87 e dpr 88/2010).

A quel punto la riduzione oraria delle lezioni è pienamente legittima e deve solo essere applicata.

Ferma restando tale riduzione oraria a 32 ore settimanali, restano da definire le discipline di studio che dovranno essere ridotte nell’orario, con esclusione di quelle che hanno meno di tre ore settimanali. È questo l’oggetto del ricorso dello Snals e della sospensiva del Tar.

Il Miur, infatti, emana il 1° giugno 2010 due decreti interministeriali nei quali identifica le classi di concorso che dovranno perdere ore, in modo da abbassare l’orario finale a 32 ore settimanali complessive. Nell’occasione, però, omette di acquisire il parere obbligatorio del CNPI. Continua a leggere

Scuola – Respinto il ricorso del Ministero, illegittime le 32 ore/set di lezione

30 Settembre 2010 ecco una buona notizia per chi come me (e sono tanti) vede nella riforma Gelmini l’annullamento della formazione tecnica italiana, la fine del saper fare e la privazione culturale del titolo di diplomato. Infatti il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso del Ministero della Pubblica Istruzione presentato dopo che il TAR del Lazio aveva dichiarato illegittima la riduzione degli orari degli istituti tecnici e professionali che per l’anno scolastico 2010-11 i quali si sono visti ridurre le “unità orarie” da 36 a 32.

Resta da capire quale sarà l’atteggiamento del Ministro e dei presidi e dei circa 750 mila alunni coinvolti, che  ignorando la sentenza del TAR hanno dato il via all’anno scolastico con gli orari ridotti e che a fronte di questa nuova bocciatura della riforma (almeno dal punto di vista dell’orario) dovrebbero fare marcia indietro e prevedere il recupero non solo delle ore di lezione ma anche il reintegro delle migliaia di docenti supplenti che non hanno trovato opportunità di lavoro proprio a causa della riduzione oraria. Purtroppo il condizionale è d’obbligo già in passato questo Ministro e il suo Governo hanno mostrato un arrogante disinteresse nei confronti delle sentenze e del sentore comune del diritto che nel caso specifico è diritto allo studio negato a quegli alunni che dovrebbero rappresentare la forza lavoro del futuro delle nostre imprese.

IL TAR del Lazio Sospende la Gelmini

L’Associazione per la Scuola della Repubblica, unitamente a 755 docenti,  genitori, personale Ata, studenti, al Comitato Bolognese Scuola e  Costituzione e al Crides di Roma, ha promosso il ricorso al Tar del Lazio  contro le circolari della ministra Gelmini sulle iscrizioni nelle scuole  secondarie, sugli organici di ogni ordine e grado e sulla mobilità, che è  stato organizzato dai Coordinamenti scuole superiori di Roma, Bologna,  Firenze, Pisa, Padova, Vicenza, Parma, Modena, Ferrara, Milano nonché dal  Tavolo regionale della Toscana per la difesa della scuola statale. Il Tar  del Lazio ha accolto il ricorso e sospeso l’efficacia delle circolari. Le associazioni ricorrenti a nome di tutti i 755 hanno diffuso il seguente  comunicato

IL TAR DEL LAZIO SOSPENDE L’EFFICACIA DELLE CIRCOLARI DELLA GELMINI SULLE  ISCRIZIONI NELLE SCUOLE SECONDARIE,SUGLI ORGANICI DI OGNI ORDINE E GRADO E SULLA MOBILITA’.

I provvedimenti del Governo sulla scuola non solo distruggono la scuola  pubblica con un taglio di 8 miliardi di euro, di 87.000 posti di  insegnamento e di 45.000 posti di personale non insegnante, ma sono  illegittimi. Continua a leggere